Carlo Ipata received his musical training first at the Banff Center for the Fine Arts in Canada, then at the Royal Conservatory of The Hague, and finally at the Conservatoire national de région of Paris, where he got an honours diploma in Baroque flute and chamber music. Carlo Ipata is dedicated to early-music research, and together with the ensemble Auser Musici, both as director and soloist, he enables modern audiences to hear the music of composers such as Nardini, Gasparini, Barsanti, Brunelli, Boccherini, Lidarti, Campioni, Geraso, Porpora, Vincenzo Manfredini and Della Ciaia.
Carlo Ipata has performed with ensembles including Sonatori de la Gioiosa Marca, I Barocchisti and Soloists of Catherine the Great, as well as with Auser Musici. As director of the Tesori Musicali Toscani (‘Tuscan Musical Treasures’) project, Carlo Ipata has worked with the musicology departments of the University of Cremona, the University of Pisa, and the Italian Society of Musicology. He is one of the authors of Il flauto in Italia (Istituto Poligrafico dello Stato, 2005) and has given courses and seminars at New York University and the CNR d’Angers, and in several Italian conservatories and musical institutes. He is professor of chamber music at the Rossini Conservatory in Pesaro.
Carlo Ipata plays a flute made by Giovanni Tardino, after Charles Bizey (Paris, c1730).
Carlo Ipata deve la sua formazione musicale ad esperienze presso il Banff Center for the Fine Arts (Canada), il Conservatorio Reale dell’Aia e il Conservatoire national de région di Parigi, dove si diploma à l’unanimité in flauto barocco e musica da camera.
Con gli ensemble Suonatori della Gioiosa Marca, I Barocchisti, Il Capriccio, Seicentonovecento, e con l’ensemble da lui fondato nel 1997, Auser Musici, ha suonato al Festival Europeo di Lubiana, al Festival Italia di Dortmund, al Berliner Tage für Alte Musik, al Festival Antiqua, al Museo degli Strumenti Musicali di Berlino, al Festivoce (Francia), al Miami Bach Festival, alle Celebrazioni boccheriniane (Madrid) e alla Radio della Svizzera italiana, ed ha inciso per EMI, Amadeus, Agorà, Tactus, Bongiovanni, Symphonia, e Hyperion.
In qualità di direttore del Progetto Tesori Musicali Toscani ha collaborato con la facoltà di Musicologia dell’Università di Cremona, l’Università di Pisa e La Scuola Normale Superiore, e con la Società Italiana di Musicologia. È correlatore del volume Il flauto in Italia (Istituto Poligrafico dello Stato 2005), ha tenuto corsi e seminari presso la New York University, il CNR di Angers e presso vari Conservatori e Istituti musicali italiani. È titolare della cattedra di Musica da camera presso il Conservatorio Rossini di Pesaro.